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Oggi si avverte la necessità di riscoprire l’ambiente che ci circonda, naturale e umano, la necessità di una rivalutazione di elementi e valori storico e culturali del territorio. La visita ai monumenti e soprattutto le soste, ovunque sia possibile, per consentire un maggior contatto con l’ambiente: un panorama, un monumento, ma anche un contadino che lavora, un artigiano, nella sua bottega, il negozietto di alimentari nei piccoli paesi. Soprattutto l’osteria, il luogo sacro dove la sosta riacquista una dimensione più umana, il senso dell’ospitalità, della conversazione e dello scambio di notizie ed informazioni.

Sono qui riportati itinerari nei dintorni di Imola, con partenza di volta in volta dalle antiche porte della città, e come meta i paesi e le località dalla pianura delle prime colline, raggiungibili, ovunque è possibile, attraverso stradicciole tranquille o comunque piacevoli da percorrere, adatte anche per un turismo lungo le piste ciclabili a fianco di importanti arterie di collegamento. Per quanto riguarda invece le osterie e le botteghe di campagna occorre dire che purtroppo queste sono andate via via scomparendo o sono state trasformate in comuni ed anonimi bar, di scarso interesse turistico.

Il territorio è stato suddiviso in quattro settori delimitati in pratica dalla antica centuriazione romana, dalla via Emilia, fra il sud delle colline ed il nord della pianura e poi dall’asse del decumano Montanara-Selice, tra est ed ovest.

Gli itinerari sono proposti da Venerio Montevecchi. Nato ad Imola nel 1937, dove risiede. Diplomato all’Istituto Tecnico Industriale e successivamente alla Scuola di Giornalismo presso l’Università di Urbino ha svolto le prime attività giornalistiche nel 1959, come corrispondente locale e collaboratore, al suo nascere, del settimanale imolese “sabato sera”. Socio del Cai, speleologo, escursionista, conoscitore della vallata del Santerno e cultore di tradizioni e storia locale, è autore di collaborazioni giornalistiche e saggi in campo editoriale; tra le varie opere, ha scritto per Bacchilega editore “Osterie d’Imola” e “Andar per mulini”. Ha realizzato documentari didattici, mostre, conferenze e proiezioni presso scuole e biblioteche. E’ curatore del Museo del Castagno e del Museo delle Botteghe Artigiane di Castel del Rio.

Primo itinerario: la collina di Sud – Est >>>>

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