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L’emergenza Coronavirus non dà tregua e l’Italia ripiomba nella situazione vissuta la scorsa primavere. In base ai dati della settimana dal 2 all’8 novembre, dal 15 novembre l’Emilia Romagna diventa zona arancione assieme a Friuli e Marche, unendosi ad Abruzzo, Basilicata, Liguria, Puglia, Umbria e Sicilia. In zona rossa entrano Toscana e Campania che si aggiungono a Calabria, Lombardia, Piemonte, Provincia di Bolzano e Val d’Aosta. Restano zona gialla Lazio, Molise, Sardegna, Trento e Veneto.

Ecco tutte le misure per le zone arancioni >>>>

Nello stesso tempo il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, emette un’ordinanza anti-assembramento, in vigore dal 14 novembre, che si va ad aggiungere alle misure previste per le zone arancioni, per la parte peggiorativa, con l’obiettivo di limitare situazioni a rischio, gli spostamenti e, soprattutto, gli assembramenti e la concentrazione di persone che si sono visti anche lo scorso fine settimana. L’ordinanza è stata condivisa anche coi prefetti, per sottolineare la necessità di controlli più stringenti, e conseguenti sanzioni, insieme alle amministrazioni locali.

Scopri tutte le misure contenute nell’ordinanza >>>>

Nello specifico l’ordinanza raccomanda “fortemente la vendita con consegna a domicilio”, proibisce su aree pubbliche o private di esercizio delle attività di commercio al dettaglio nell’ambito dei mercati settimanali, nonché di attività di vendita nei mercati contadini se non nei Comuni nei quali sia adottato dai sindaci un apposito piano, consegnato ai commercianti, che preveda determinate condizioni minimali di accesso e comportamento all’interno.

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